#OpUnsanity

Salve a tutti, 
questo comunicato è da parte di Anonymous Italia.

I tempi bui che la pandemia ci sta facendo attaversare saranno scritti nei libri di storia. Tutto il mondo ricorderà per sempre questo 2020 come uno dei peggiori anni del secolo, e non solo per il coronavirus ma anche per altri tipi di situazioni che molto spesso passano inosservati, la sicurezza informatica e la privacy di ogni singola persona.

Non c’è solo la pandemia da Covid, c’è una vera e propria pandemia digitale, guerre spietate, invisibili agli occhi degli utenti “non addetti ai lavori”, che ogni giorno mietono milioni di ignari vittime, basta informarsi un minimo per capire quanto la tecnologia sia parte integrante della nostra quotidianità e quanto essa possa essere “letale”.
Parallelamente al coronavirus, gli attacchi informatici sono cresciuti approfittando appunto di questa situazione paradossale, le ultime notizie del mondo digitale riportanocome “blackhat hackers” abbiano usato il covid per creare attacchi di ogni tipo [1], dal phishing alle fake news e siti web imbottiti di virus di tutti i tipi, e come sempre gli stessi, provenienti da tutto il mondo, stiano in tutti i modi cercando di trovare informazioni riguardanti futuri vaccini e cure [2].

Noi che da sempre, senza sosta, ci battiamo per informare e portare a conoscenza di tutti di ciò che succede nel mondo digitalizzato, restiamo sempre basiti di quantoil Belpaese sia indietro di anni. Attenzione, perchè qui non si parla di come e quali strumenti vengano utilizzati per determinati scopi, bensì di come persone con interessi malevoli o meno, diversi, possano con tanta semplicità accedere ad un enorme quantità di dati, che dovrebbero essere accessibili a pochissimi (capaci).

Abbiamo pertanto deciso di dare un occhiata alla nostra sanità e ai portali che si occupano della nostra salute. Con grande rammarico abbiamo scoperto una miniera piena di dati personali, riguardanti chiunque, partendo dai dipendenti fino ad arrivare ai pazienti.

Solo attraverso l’educazione, e la conoscenza dei pericoli esistenti, possiamo evitare semplici errori e ottenere maggiore protezione.
Non facciamo questo con lo scopo di vendere i NOSTRI dati, ma lo facciamo con lo scopo di renderli più sicuri e meno accessibili agli hacker esterni, quelli che lucrano sulla nostra salute o sulla nostra ricerca.

Guardiamo gli Stati Uniti cosa fanno alle spie cinesi [3] e ci renderemo conto che questo fenomeno è oramai dilagato ovunque. 

[1] https://www.bleepingcomputer.com/news/security/hackers-hijack-routers-dns-to-spread-malicious-covid-19-apps/#.XnnYF-vsCGg.twitter
[2] https://www.ilpost.it/2020/07/16/hacker-russi-vaccino-coronavirus/
[3] https://techcrunch.com/2020/07/21/us-prosecutors-charge-chinese-spies-global-hacking/

I portali da noi visitati sono di grande importanza, tra quelli di spicco risulta quello dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, con tutti i suoi sottodomini, nel breach sono coinvolti database dal 2014 ad oggi.

DUMP AGENAS.GOV.IT

Ma non solo, di spicco risulta anche il portale del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, e database coinvolti anch’essi dal 2014 ad oggi.

DUMP DEP.LAZIO.IT
+15k utenti, email, password, cellulare | sanità

Risultano violati e violabili ulteriori portali sanitari, tra cui quelli di ospedali (universitari e non), case di cura e diverse asl/ausl/usl/asp.

Complessivamente stiamo parlando di centinaia di database contenenti centinaia di migliaia di dati privati e personali di utenti ignari di tutto ciò.


Noi siamo Anonymous.
Noi siamo legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Aspettateci!

1 commento

  1. Mah non mi meraviglio essendo che frequento gli ospedali dalla nascita.una delle vergognedisto paese.le visite son bloccateo spostate a mesi se non l’anno prossimo senon paghi.vi avevo chiesto aiuto ma credo non siate interessati grazie lo stesso,spero solo non insultino o peggino truffino altre persone

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